Questa rilevazione del radon è relativa ad una stanza a piano terra di una villa della bassa Valtellina. Durante l’esperienza sono state fatte alcune prove di ventilazione di varia tipologia (tramite apertura delle finestre, creazione di spifferi o accensione di un aspiratore) al fine di verificarne l’impatto sulla concentrazione del gas.
Descrizione e diagnosi
Misurazione radon in una camera di circa 52 [m3] a piano terra di un’abitazione di due piani fuori terra, durante la quale si effettuano alcune prove di ventilazione di vario tipo.
La camera ha due finestre ed una porta verso l’esterno.
L’abitazione è collocata nella bassa Valtellina in zona morenica sul lago di Como di fronte alle Alpi Orobie.
La misurazione del radon è eseguita, in autunno, per 136 ore consecutive, con la porta del locale sempre chiusa. L’impianto di riscaldamento è spento. Esiste un caminetto, spento, e un dispositivo per estrazione aria.
Durante la misura la pressione atmosferica ha piccole variazioni di pochi [mbar] (vedi i grafici).
E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD della Genitron Instruments.
Il valore medio di radon riscontrato è di 62 [Bq/m3] con un massimo di 120 [Bq/m3].
I valori di radon , anche grazie alle ventilazioni, sono bassi.
Ventilazioni
– La prima delle prove di ventilazione alle ore 7:30 del 16 novembre con l’apertura completa delle finestre per 5 minuti. Si nota un rapido e netto decremento del radon del 45%, recuperato in 4-5 ore.
– La seconda delle prove di ventilazione alle ore 18:30 del 16 novembre consiste nell’apertura di uno spiffero: una piccola apertura di una finestra che viene tenuta leggermente socchiusa per la durata di 13 ore fino al mattino dopo. Si nota l’instaurazione di un livello di radon molto basso (intorno a 30 [Bq/m3]), con un decremento del 50% dopo circa 2 ore. Il basso livello permane per il tempo della apertura e poi è recuperato, dopo la chiusura dello spiffero, dopo circa 6 ore.
– La terza, quarta e quinta ventilazione sono effettuate i giorni 18, 19 e 20 novembre dalle ore 7:30 alle ore 15:30. E’ ottenuta con l’accensione del ventilatore per l’aspirazione dell’aria, con tre portate decrescenti. Si nota la completa insensibilità del livello del radon all’azione dell’estrattore.
In conclusione è evidente l’inutilità di utilizzare mezzi di estrazione forzata dell’aria da un locale, per la mitigazione del radon, tali dispositivi incrementano infatti il differenziale di pressione indoor-outdoor di diversi Pascal e quindi l’entrata del radon dal terreno. Si nota invece l’efficacia sul livello del radon dell’apertura degli infissi, sia in modo completo per pochi minuti, sia tramite un piccolo spiffero costante. La mitigazione nasce non solo dalla ventilazione ma anche dall’eliminazione delle depressioni tra indoor e outdoor, che invece sono accentuate dall’estrattore. Tutte le ventilazioni non alterano la temperatura interna (quindi non si hanno perdite energetiche), mentre le aspirazioni forzate aumentano l’umidità relativa (forse proveniente dal suolo).
Revisionato settembre 2023