Questa rilevazione del radon è stata effettuata in una villa della val Chiavenna e più esattamente nel locale tecnico costituito da un cavedio laterale che corre esternamente lungo tre lati della villa, a livello del sottosuolo, al fine di proteggerla dal contatto diretto con il suolo.
Descrizione e diagnosi
La misurazione è fatta in un ampio cavedio laterale, chiuso, che circonda su tre lati un’abitazione. E’ stato installato a livello del piano seminterrato, al fine di proteggere la casa dal terreno circostante. L’edificio infatti è costituito da due piani fuori terra più uno seminterrato.
L’abitazione è collocata nella val Chiavenna, una zona tra le più inquinate dal radon in Italia.
La misurazione del radon è eseguita, in inverno, per poco più di dieci giorni consecutivi. L’impianto di riscaldamento è acceso ma non ha terminali nel locale in oggetto. La temperatura è di circa 11-13 [°C].
Inoltre altre misurazioni sono state effettuate rilevando valori medio-bassi di radon.
Durante la misura la pressione atmosferica ha discrete variazioni (vedi i grafici). Inoltre nei giorni 24 e 28 dicembre ci sono state forti nevicate.
E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD della Genitron Instruments.
Da notare nel grafico l’andamento del radon che segue, in senso inverso, la linea della pressione atmosferica fortemente oscillante. Questo fenomeno è normale ma stavolta discretamente marcato e tale da coprire l’altra oscillazione giorno-notte, meno rilevabile.
Il valore medio di radon riscontrato nel cavedio è di 227 [Bq/m3], con un massimo di 644 [Bq/m3].
Il vano è un locale tecnico e non è utilizzato per abitazione. Le misurazioni negli altri locali non hanno individuato livelli di radon superiori a 200 [Bq/m3]. Pertanto non si è ritenuto di raccomandare interventi strutturali di mitigazione nell’edificio, ma solo di predisporre un sistema di ventilazione del cavedio laterale, attualmente solo saltuario.