Radon in buca. Misura concentrazione radon outdoor in una buca di 75 [cm] di lato e profonda 80 [cm]. Il valore medio rilevato è di 958 [Bq/m3], il massimo di 5568 [Bq/m3] ed il minimo di 33 [Bq/m3].
Descrizione
Misurazione del radon a 80 centimetri sottoterra in una fossa quadrata di 75 [cm] di lato. La fossa è murata lateralmente con mattoni e chiusa da un coperchio in lamiera nel terreno nel giardino di un’abitazione.
L’abitazione è situata nella bassa Valtellina in zona morenica, sul lago di Como, di fronte alle Alpi Orobie.
E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD P30 della Genitron Instruments.
La misurazione del Rn-222 è eseguita, durante l’inverno, a febbraio, per 9 giorni. Il valore medio del radon in buca rilevato è di 958 [Bq/m3], il massimo di 5568 [Bq/m3] ed il minimo di 33 Bq/m3] (una grande dispersione di dati, quindi, malgrado la scansione oraria dello strumento). La temperatura nella fossa si mantiene tra 5 e 6 [°C] e l’umidità relativa costante al 100%.
Il grafico del radon indica i valori accumulatisi nella fossa chiusa dal coperchio che non garantisce alcuna tenuta efficace, ma pur tuttavia ostacola la ventilazione dall’esterno.
Diagnosi
Non si tratta di una misurazione che possa essere considerata del soil radon, in quanto la fossa è sgombra dalla terra ed in comunicazione con l’aria esterna. In effetti si misura il gas in un ambiente sotterraneo molto ridotto (0,4 [m3]), in contatto con il terreno da cinque lati e senza alcun isolamento verso il terreno (a parte una fila di mattoni). Si rilevano pertanto in modo diretto le dinamiche dell’esalazione e delle sue variazioni di flusso.
L’origine del radon, a parte la quantità già presente prima della chiusura del coperchio, va ricondotta esclusivamente al contatto diretto con il terreno.
Si fatica a trovare segni di oscillazione notte-giorno.
La curva sembra mostrare una tendenza all’equilibrio tra l’esalazione del gas e le sue fughe verso l’esterno. L’equilibrio è oscillante intorno a valori tra 400 e 800 [Bq/m3] e disturbato dalle continue fughe di gas verso l’esterno.
Si evidenziano poi due forti ed improvvise esalazioni, di circa 24 ore di durata, che hanno portato a concentrazioni di 2800 e 5600 [Bq/m3] ciascuna, conseguenti probabilmente al fatto che nei due giorni precedenti si è avuto un forte calo della pressione atmosferica.