Misura radon e mitigazione – Rilevazioni  radon in in locale seminterrato con inquinamento medio; controlli successivi alla mitigazione; studio di ventilazioni finali – Descrizione delle misurazioni, diagnosi e mitigazione

Misura n. 12 – inverno 2010/2011 – descrizione

Misurazione del radon in un locale ad uso ufficio situato a piano terra di un’abitazione di Colico (LC). Il piano terra è parzialmente interrato, per circa 90 [cm] sul lato della parete a sud-est.
Il locale, alto circa 255 [cm], ha una porta che conduce all’esterno, due porte verso altri locali interni e due finestre. Sotto l’edificio, di data di costruzione incerta ma non recentissima, non esistono isolamenti al radon come ad esempio un vespaio areato.
L’abitazione è collocata nella bassa Valtellina in zona morenica sul lago di Como di fronte alle Alpi Orobie.
E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD P30 della Genitron Instruments.

La misurazione del radon è eseguita, in inverno, per 26 ore continuativamente, con la porte e le finestre chiuse. L’impianto di riscaldamento è acceso.
La pressione atmosferica ha un forte calo nella prima parte del periodo, il che si riflette in un continuo incremento del radon, che viene poi recuperato quando la pressione si stabilizza e l’equilibrio barico tra radon e atmosfera si rigenera. Temperatura ed umidità relativa indoor sono costanti (vedi i grafici).

Misura n. 12 – inverno 2010/2011 – diagnosi

Il valore medio di radon riscontrato è di 247 [Bq/m³], con un massimo di 420 [Bq/m³].
L’origine del radon nel locale, sensibile, ma non particolarmente rilevante, è probabilmente da ricondurre al terreno sottostante, alla parete sud-est seminterrata per 90 [cm] e al ripostiglio confinante ove si sono misurati alti valori di inquinamento.
Dato il continuo utilizzo del locale, si consiglia di effettuare un’azione di mitigazione che possa diminuirne il valore medio di inquinamento. Ad esempio una apertura di dimensioni non piccole e sempre libera, alla base della parete nord-ovest che è in vista, che metta in comunicazione l’aria del locale con l’esterno, eliminando quindi la differenza di pressione indoor/outdoor, sicuramente darà un buon contributo alla mitigazione senza causare dispersioni termiche.

Misura n. 25 – inverno 2011/2012 post mitigazione

Dopo la misura radon e la mitigazione ottenuta con la realizzazione della apertura consigliata, si effettua una nuova misurazione nelle stesse condizioni della precedente e della durata di due giorni e 5 ore nel gennaio del 2012.
Il calo evidente del radon nella prima parte del periodo è dovuto al forte aumento della pressione atmosferica.
Il valore medio di radon riscontrato è di circa 100 [Bq/m³], con un massimo di 159 [Bq/m³]. Con questa sola azione di mitigazione, tutt’altro che invasiva, si è più che dimezzato il livello di radon.

Misura n. 30 – primavera 2012 post mitigazione

Nel marzo del 2012, dal 2 al 21, si effettua un’ulteriore misurazione di controllo e nelle stesse condizioni della precedente dopo la prima misura radon e successiva mitigazione.
Il valore medio ora riscontrato è di 84 [Bq/m³] con il massimo a 248 [Bq/m³] e minimo a zero (valori molto espansi per causa della scansione della misura di soli 10 minuti). I valori sono in linea con quelli della misurazione n. 25 e anzi li confermano per un periodo nettamente più lungo.
In questo caso, data la lunga durata della misura, si vede evidente l’oscillazione giorno/notte dei valori di radon. I picchi e le valli del grafico radon sono poi accentuati dalle variazioni della pressione atmosferica.
Questi valori medi saranno confermati da ulteriori misurazioni successive, anche se di rado così bassi, ma pur tuttavia mai superiori a 200 [Bq/m³].

Misura n. 42 – inverno 2016/2017 post mitigazione

Nel novembre del 2016 per quasi tre giorni, dal 16 al 19, si effettua un’ulteriore misurazione di controllo nelle stesse condizioni delle precedenti dopo la prima misura radon e successiva mitigazione.
Il valore medio ora riscontrato è di 132 [Bq/m³] con il massimo a 272 [Bq/m³] e minimo a 26 (valori molto espansi per causa del periodo di scansione della misura di soli 10 minuti). I valori sono in linea con le misurazioni precedenti post mitigazione.
La linea di tendenza lineare del grafico radon presenta l’andamento medio in leggera crescita, da 110 a 155 [Bq/m³] circa, conseguente all’inverso andamento della pressione atmosferica in leggero calo (circa 12 [mbar] in tre giorni).

Misura n. 53 – inverno 2016/2017 post mitigazione – brevi ventilazioni

Nel dicembre del 2016 per quasi tre giorni e mezzo, dal 15 al 19, si effettua un’ulteriore misurazione di controllo nelle stesse condizioni delle precedenti dopo la prima misura radon e successiva mitigazione.
Il valore medio ora riscontrato è di 181 [Bq/m³] con il massimo a 240 [Bq/m³] e minimo a 136. I valori sono in linea con le misurazioni precedenti post mitigazione.
Il grafico non sembra risentire stavolta dell’alternanza giorno-notte né delle (leggere) variazioni di pressione atmosferica.
Invece sono ben chiare le conseguenze di tre brevi ventilazioni nei giorni 17 (ore 10 circa per 5′) e 18 (ore 10 e 23 circa per 10′) dicembre, ciascuna recuperata in 4-8 ore.

Misura n. 54 – inverno 2016/2017 post mitigazione – una lunga ventilazione

Nel dicembre del 2016 (subito dopo la precedente rilevazione) per poco più di venti ore si effettua un’ulteriore misurazione, per lo studio di una ventilazione di un’ora, nelle stesse condizioni delle precedenti.
Il valore medio ora riscontrato è di 138 [Bq/m³] con il massimo a 242 [Bq/m³] e minimo (escludendo il periodo della ventilazione) a 62. I valori sono in linea con le misurazioni precedenti post mitigazione.
Il grafico non sembra risentire delle variazioni di pressione atmosferica che sono piccole.
L’ampia ventilazione di 60’ causa una mitigazione momentanea di quasi il 90% che viene recuperata completamente in 6 – 7 ore. La media giornaliera del radon diminuisce per merito della ventilazione sopradetta del 11%.

Revisionato settembre 2023