Rilevazioni n. 58, 56, 57, 59, 60, 65, 69, 71 e 81 – Misure outdoor in varie situazioni

Concentrazione radon outdoor – Rilevazioni radon in ambienti esterni a varie altezze dal suolo –  Analisi comparata dei risultati – Descrizione e diagnosi

 

 

Grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 1 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 2 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 0,1 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 3 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 4,5 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor primaverile a 3 m da terra. Grafico della concentrazione radon outdoor estiva a 3 m da terra. Secondo grafico della concentrazione radon outdoor estiva a 3 m da terra.

Secondo grafico della concentrazione radon outdoor invernale a 3 m da terra.

 

Introduzione

Misurazione della concentrazione radon outdoor in aria a varie altezze dal suolo nel giardino di un’abitazione a Colico (LC), in inverno, primavera ed estate.
L’abitazione è situata nella bassa Valtellina in zona morenica, sul lago di Como, di fronte alle Alpi Orobie.
E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD P30 della Genitron Instruments.
L’origine del radon, va ricondotta esclusivamente al terreno essendo il contributo dei manufatti edilizi dei dintorni trascurabile.
I valori rilevati non sono molto bassi, come ci si potrebbe attendere, probabilmente perché siamo in una potenziale “prone area”.

Si nota infine che i valori medi della concentrazione radon outdoor decrescono salendo da terra fino a 2 metri e poi rimangono praticamente costanti fino a 4,5 metri. Si nota un’anomalia nella prima misura a 3 metri (misura n. 59) che non risulta in linea con le altre; dopo aver ripetuto altre due misurazioni alla stessa altezza e in linea con le altre, si conclude finalmente che la n. 59 è stata una fluttuazione.

Misura n. 58

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 0,1 [m] da terra.
Durata della misura 7 giorni scarsi a gennaio. Tempo freddo e sereno.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura (esterna) e dell’umidità relativa.
Le oscillazioni della pressione esterna, pur variabile continuamente, non si ripercuotono sul grafico del radon.
Non si notano oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.
La linea di tendenza del radon è quasi orizzontale.

Valore medio del radon: 35 [Bq/m3]. Massimo: 59 [Bq/m3] (+70%). Minimo: 14 [Bq/m3] (-60%).
La curva sembra mostrare una buona tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione dall’altra. I valori del radon sono alti per la vicinanza al terreno, che peraltro si presuppone sia gelato (temperatura quasi mai sopra 0 [°C]).

Misura n. 56

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 1 [m] da terra.
Durata della misura 9 giorni e mezzo a cavallo tra fine dicembre 2016 e gennaio 2017. Tempo variabile e tipico invernale.
Temperatura (esterna) e umidità relativa sono discretamente variabili nel periodo di misura.
Le oscillazioni della pressione esterna, variabile continuamente, si ripercuotono sul grafico del radon.
Non si notano oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.
La linea di tendenza del radon è molto poco orizzontale.

Valore medio del radon: 22 [Bq/m3]. Massimo: 48 [Bq/m3] (+218%). Minimo: 4 [Bq/m3] (-82%).
La curva sembra mostrare poca tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione dall’altra. I valori del radon sono ancora alti a causa della vicinanza al terreno e comunque in accordo con quelli rilevati a 0,1 [m] e a 2 [m].

Misura n. 57

Misurazione eseguita a 2 [m] da terra.
Durata della misura 9 giorni e mezzo a gennaio. Tempo molto freddo in miglioramento gli ultimi tre giorni.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura (esterna) e dell’umidità relativa.
Le oscillazioni della pressione esterna, pur variabile continuamente, non si ripercuotono sul grafico del radon.
Stavolta si notano oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno, pur se confuse con la dispersione del grafico.
La linea di tendenza del radon si muove, ma non molto, intorno al valore medio.

Valore medio del radon: 17 [Bq/m3]. Massimo: 43 [Bq/m3] (+253%). Minimo: 3,5 [Bq/m3] (-80%).
La curva sembra mostrare una minor tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione dall’altra, rispetto al precedente grafico. I valori del radon sono quanto ci si aspetta in questo territorio.

Misura n. 59

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 3 [m] da terra.
Durata della misura 9 giorni e mezzo a cavallo tra gennaio e febbraio.
Tempo sereno freddo e secco, ma coperto e piovoso gli ultimi due giorni.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura e dell’umidità relativa.
Non si notano oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.
La linea di tendenza del radon è quasi orizzontale sul valore medio.

Valore medio del radon: 33 [Bq/m3]. Massimo: 51,5 [Bq/m3] (+56%). Minimo: 18 [Bq/m3] (-45%).
La curva sembra mostrare una netta tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione (che a questa distanza dal suolo è certamente scarsa) dall’altra.
I valori del radon sono superiori a quanto ci si aspetta a questa altezza da terra, ed effettivamente anche superiori a quelli a 2 [m] del grafico precedente; potrebbero essere causati da una oscillazione momentanea del momento, o dal fatto che la pressione è in continuo calo per il periodo esaminato, oppure da una sorgente di radon nelle vicinanze non individuata. La discrepanza potrebbe essere dovuta anche ad una sottovalutazione del valore a 2 [m]. Occorrerà effettuare altre misurazioni per chiarire la cosa.

Misura n. 60

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 4,5 [m] da terra.
Durata della misura 9 giorni e mezzo a febbraio. Tempo variabile con temperatura sempre sopra lo zero.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura (esterna) e dell’umidità relativa.
Le oscillazioni della pressione esterna, quasi sempre in aumento nel periodo, si ripercuotono poco sul grafico del radon.
Non si notano oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.
La linea di tendenza del radon si muove, ma non molto, intorno al valore medio.

Valore medio del radon: 18,5 [Bq/m3]. Massimo: 43 [Bq/m3 (+232%). Minimo: 3,5 [Bq/m3] (-81%).
La curva sembra mostrare una minor tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione (che a questa distanza dal suolo è certamente scarsa) dall’altra.
I valori del radon sono molto simili a quelli a 2 [m] da terra della misura n. 57.

Misura n. 65

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 3 [m] da terra (stessa situazione della misura n. 59).
Durata della misura poco più di 10 giorni nella prima metà di aprile del 2017.
Tempo tipico primaverile, anche caldo talvolta.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura e dell’umidità relativa.
Gli effetti sul grafico del radon delle oscillazioni della pressione esterna, pur variabile continuamente, non riescono a distinguersi da quelli dovuti alle altre cause di variabilità.
Si notano, ma non sempre, oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.
La linea di tendenza del radon è quasi orizzontale sul valore medio.

Valore medio del radon: 13 [Bq/m3]. Massimo: 28 [Bq/m3] (+215%). Minimo: 3 [Bq/m3] (-77%).
La curva sembra mostrare una certa tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione (che a questa distanza dal suolo è certamente scarsa) dall’altra.
I valori del radon sono molto differenti da quelli della misura n. 59 eseguita d’inverno (già ritenuta poco comprensibile) e corrispondenti invece a quanto ci si aspetta a questa altezza da terra. Inoltre sono in linea con quelli delle altre misurazioni invernali a quota 2 [m] e 4,5 [m].
Va però tenuto presente che la stagione delle due misure n. 59 e n. 65 è differente.
Occorrerà effettuare altre misurazioni.

Misura n. 69

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 3 [m] da terra (stessa situazione della misura n. 59 e 65).
Durata della misura poco più di 10 giorni nella prima metà di agosto del 2017.
Tempo tipico estivo, anche molto caldo e con temporali.
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura e dell’umidità relativa.
Gli effetti sul grafico del radon delle oscillazioni della pressione esterna, pur variabile continuamente, non riescono a distinguersi da quelli dovuti alle altre cause di variabilità.
Si notano, ma non spesso, oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno (i massimi del radon dovrebbero avvenire nella seconda parte della notte)
La linea di tendenza del radon è quasi costante intorno al valore medio.

Valore medio del radon: 16 [Bq/m3]. Massimo: 37 [Bq/m3] (+231%). Minimo: 1 [Bq/m3] (-95%).
La curva sembra mostrare quindi una certa tendenza all’equilibrio tra il contributo dell’esalazione da una parte e il decadimento + la ventilazione (che a questa distanza dal suolo è certamente scarsa) dall’altra.
I valori del radon sono molto differenti da quelli della misura n. 59 eseguita d’inverno (già ritenuta però poco comprensibile) e corrispondenti invece a quanto ci si aspetta a questa altezza da terra e in linea con la misura precedente n. 65. Inoltre sono in linea con quelli delle altre misurazioni invernali a quota 2 [m] e 4,5 [m].
Va però tenuto presente che la stagione delle due misure n. 65 e n. 69 è ben differente da quella della n. 59 (invernale).
Occorrerà effettuare un’altra misurazione invernale per capire finalmente se i valori anomali della n. 59 erano solo casuali o stagionali..

Misura n. 71

Misurazione della concentrazione radon outdoor eseguita a 3 [m] da terra (stessa situazione della misura n. 59, 65 e 69).
Durata della misura poco più di 11 giorni nell’ultima parte di agosto, prima settimana di settembre del 2017.
Tempo tipico estivo, bello o poco coperto, con pioggia e temporali i giorni 1 e 2 settembre..
Sono ovviamente molto evidenti le oscillazioni giornaliere della temperatura e dell’umidità relativa. Da notare che il sole colpisce lo strumento, se il tempo è sereno, alle ore 17 circa di ogni giorno.
Gli effetti sul grafico del radon delle oscillazioni della pressione esterna, pur variabile continuamente, non riescono a distinguersi da quelli dovuti alle altre cause di variabilità e perché smorzati dalla distanza dal terreno.
Si notano, ma solo nei giorni di cielo sereno, le oscillazioni giornaliere tipo notte-giorno.

Valore medio del radon: 17,4 [Bq/m3]. Massimo: 39,8 [Bq/m3]. Minimo: 2,5 [Bq/m3]. Valori quasi identici a quelli della misura n. 69. Si conferma pertanto quanto scritto sopra nella diagnosi precedente.

Misura n. 81

Misurazione della concentrazione radon outdoor seguita a 3 [m] da terra (stessa situazione della misura n. 59, 65, 69 e 71).
Durata della misura 12 giorni da fine gennaio a inizio febbraio. Quindi finalmente è possibile confrontare i valori ottenuti con la misura n. 59 in precedenza con una nuova misurazione invernale.

Valore medio del radon: 23,4 [Bq/m3]. Massimo: 49 [Bq/m3]. Minimo: 5,5 [Bq/m3].
Le misure sono, proporzionalmente alla stagione, in linea con le altre estive a 3 metri e con quella (la n. 60) invernale a 4,5 metri. Quindi si conferma definitivamente che l’alta misura n. 59 è stata una fluttuazione, comprensibile per durate di rilievo non lunghissime.

Il valore medio a 3 [m] da terra d’inverno è comunque superiore a 20 [Bq/m3], mentre d’estate è intorno a 15 Bq/m3].

Il calo di radon dei giorni dal 2 al 4 febbraio è dovuto al vento (notare anche la contemporanea grossa variazione nell’umidità relativa). La crescita nelle giornate 25-26 gennaio è invece dovuta al calo della pressione atmosferica.