Questa scheda tecnica contiene i valori, riportati dai principali testi di letteratura tecnica, delle grandezze chimico-fisiche dei due isotopi principali del radon: Rn-222 e Rn-220.
Isotopi principali del radon – Descrizione introduttiva
Il radon è un gas nobile chimicamente inerte, naturalmente radioattivo, incolore e inodore, presente nell’ambiente in cui viviamo. Se non lo si misura strumentalmente non c’è modo di valutarne la presenza. Proviene per esalazione dal terreno e dai materiali solidi e lo si trova diluito in aria e nell’acqua.
È generato dal decadimento del radio, cioè dal processo per cui una sostanza radioattiva si trasmuta spontaneamente in un’altra, emettendo radiazioni. Il radio è, a sua volta, prodotto dalla trasmutazione dell’uranio, presente (dalla nascita del pianeta) nelle rocce, nel suolo e quindi anche nei materiali da costruzione.
Una volta formato anche il radon decade emettendo radiazioni nella forma di particelle alfa e dando origine a una serie di altri elementi radioattivi (i figli del radon o progenie).
Esistono più isotopi dell’elemento radon: il principale è il Rn-222, meno importanti sono il Rn-220 (detto Thoron) e il Rn-219 (detto Actinon).
Per approfondire si consiglia, in via esemplificativa, il testo della World Health Organization “WHO Handbook on Indoor Radon” 2009
Dati del Rn-220
Nota (*): Secondo ISO/WD 763, il flusso di emanazione del Thoron è in media circa 100 volte maggiore di quello del Rn-222 (non il flusso di esalazione). Anche il suo coefficiente di emanazione è probabilmente maggiore, dato che l’energia della particella alfa emessa (e quindi l’effetto recoil) è maggiore. |