Valori della concentrazione del radon indoor e mappe radon della Toscana. Dati tratti dalla campagna di misura nazionale degli anni ’90 e dalle successive campagne.
Campagna di misura nazionale
La Toscana con 48 [Bq/m3] si situa tra le Regioni dove è stata misurata una concentrazione media di gas radon durante la campagna nazionale promossa da ISS e ENEA nel 1990, nettamente inferiore alla media.
Campagne di misura locali parziali
Successivamente alla campagna nazionale in Toscana sono state fatte altre indagini parziali. La prima nelle aree geotermiche dell’Amiata e delle colline metallifere negli anni 1992-94. Una seconda nelle scuole materne e asili nido negli anni 1994-6. Una terza nelle scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Firenze negli anni 2003-6.
Campagna di misura regionale – Metodologia
E’ stata realizzata negli anni 2006-10 una campagna regionale negli ambienti di vita e di lavoro.
Ricaviamo le informazioni, le figure o le tabelle sotto riportate da un documento del 2012 della Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT). E’ intitolato “Indagine regionale sulla concentrazione di radon negli ambienti di vita e di lavoro“.
Nel documento sono descritte le metodologie, i dettagli della campagna di misura ed i risultati. Unitamente alla finale individuazione ed ufficializzazione (prima ed unica Regione in Italia) delle “radon prone areas”.
In assenza di criteri stabiliti a livello nazionale per la definizione delle aree a maggiore presenza di radon, si è fatto riferimento al Piano Nazionale Radon (Ministero della Salute, 2002).
Poiché i riferimenti disponibili non contengono indicazioni metodologiche per le indagini, la parte relativa all’indagine toscana è stata progettata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
Nella figura seguente è indicata la distribuzione geografica dei siti di misura. In blu sono quelli relativi alle abitazioni, in verde quelli dei luoghi di lavoro e in rosso quelli delle scuole.
Campagna di misura regionale – Mappa del territorio e individuazione delle “radon prone areas”
Mappe radon della Toscana. L’indagine regionale sulla distribuzione territoriale dei livelli di radon negli ambienti di vita e di lavoro è finalizzata innanzitutto alla “mappatura” del territorio (vedi immagine allegata).
Inoltre l’indagine regionale è finalizzata all’individuazione delle zone ad elevata probabilità di alte concentrazioni di radon citate nei Decreti Legge.
In tali zone è previsto l’obbligo di misurare la concentrazione di radon in tutti i luoghi di lavoro, a partire da quelli che si trovano nei seminterrati e al piano terra.
La normativa, facendo riferimento alla prima individuazione delle zone, introduce inoltre il concetto di “individuazione a stadi successivi”, man mano che le conoscenze acquisite con nuove indagini rendono necessario o opportuno modificare la prima individuazione.
Viene quindi definito ufficialmente un elenco di 13 Comuni dove è accertata l’esistenza di livelli di radon significativamente più elevati rispetto alla media nazionale e dove la percentuale di abitazioni che superano 200 [Bq/m3] è uguale o maggiore al 10%.
Confronto tra i risultati della campagna nazionale e della campagna regionale
Nel documento di ARPAT si afferma che la popolazione in Toscana è esposta a livelli di radon medi più bassi della media nazionale.
Infatti, come indicato nella seguente tabella, la concentrazione regionale media indoor annua di radon, pesata sulla popolazione, è 35 [Bq/m3]. In confronto al valore medio nazionale di 70 [Bq/m3]. La percentuale di abitazioni che superano il livello di 200 [Bq/m3] è l’1,5% mentre per tutta l’Italia è il 4,1%.