Veneto

Mappe radon del Veneto. Mappe della concentrazione del radon indoor in Veneto. Dati tratti dalla campagna di misura nazionale degli anni ’90  e dalle successive campagne locali.

Introduzione

Mappe radon del Veneto. Durante la campagna promossa da ISS e ENEA nel 1990, il Veneto ha rilevato un dato di 58 [Bq/m3]. Si situa pertanto tra le Regioni dove è stata misurata una concentrazione media di gas radon inferiore alla media nazionale.

Successivamente la Regione a seguito della delibera regionale n. 5000 del 8.11.96, ha eseguito una campagna di misura più approfondita. I valori trovati sono nettamente diversi.

Ricaviamo le successive informazioni, tabelle, figure e mappe radon del Veneto da un documento della Regione Veneto e di ARPAV del 30 novembre 2000. “Indagine regionale per l’individuazione delle aree ad alto potenziale di radon nel territorio veneto”.

indagine regionale 2000

 

Indagine regionale

Le mappe di aree ad alto potenziale di inquinamento sono state tracciate a seguito dell’indagine regionale.
Si tratta di mappe di percentuali di abitazioni che superano un determinato livello di riferimento (LR) in sezioni rettangolari del territorio. Le sezioni sono ampie circa 30 chilometri quadrati. Il monitoraggio ha riguardato fondamentalmente l’area settentrionale della Regione. La parte meridionale è stata esclusa per il modesto potenziale di radon desunto dalla campagna del 1990 e dovuto, principalmente, alle caratteristiche geologiche del terreno.

Si rileva che nella indagine regionale i valori di concentrazione radon medi sono più elevati di quelli dell’indagine nazionale di più del 30 %. Ovvero 94[Bq/m3] invece di 58[Bq/m3].

Vedi di seguito la pagina conclusiva del rapporto di ARPAV

Campagna regionale del Veneto. Pagina conclusiva del rapporto di ARPAV con i risultati delle misurazioni.

Mappe radon del veneto.

La mappa della figura seguente considera il livello di riferimento LR di 200 [Bq/m3] e la configurazione di abitazioni a piano terra (come se tutte le abitazioni fossero a piano terra).
Una plausibile soglia per la discriminazione delle aree ad alto potenziale consiste nel 10% di superamenti del LR. La figura pertanto mostra la percentuale di abitazioni che superano i 200 [Bq/m3] dopo riempimento e “smoothing”.

Mappe radon del Veneto. La figura mostra la percentuale di abitazioni che superano i 200 [Bq/m3].

La figura seguente invece replica le informazioni testé descritte nell’ipotesi di LR pari a 400 [Bq/m3] e di soglia di discriminazione delle aree ad alto potenziale dell’1%.

Mappe radon del Veneto. La figura mostra la percentuale di abitazioni che superano i 400 [Bq/m3].

 

Il documento esaminato è del 30 novembre 2000, ma esiste un aggiornamento del 2015:

 

Campagna regionale – Istogrammi con risultati parametrici

Dal documento regionale si ricavano anche ulteriori informazioni

Per quanto riguarda la figura H10 si rileva che il grafico risultante è quantitativamente diverso da quello analogo della successiva figura G1 tratto dall’indagine nazionale.

Campagna di misura regionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione del piano dell'abitazione monitorato.

 

 

 

Campagna di misura nazionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione del piano dell'abitazione monitorato.

 

Sono stati poi esaminate le distribuzioni della concentrazione del radon in funzione di altri interessanti parametri abitativi.

 

Campagna di misura regionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione dell'anno di costruzione dell'edificio.

 

 

 

Campagna di misura regionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione del materiale edilizio del locale monitorato.

 

 

 

Campagna di misura regionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione della presenza di porte e finestre nel locale monitorato.

 

 

 

Campagna di misura regionale. Concentrazione media di radon indoor in funzione della presenza di camini o caldaie nel locale monitorato.