Lombardia

Valori della concentrazione del radon indoor e mappe radon della Lombardia. Dati tratti dalla campagna di misura nazionale degli anni ’90  e dalle successive campagne.

 

 

La Lombardia con 111 [Bq/m3] si situa tra le Regioni dove è stata misurata la più alta concentrazione media di gas radon durante la campagna nazionale promossa da ISS e ENEA nel 1990.

Le mappe, le tabelle e le informazioni di seguito riportate sono tratte dal sito di ARPA Lombardia.

Nel periodo 2003-2005 si è svolta una campagna regionale di misura che ha raccolto circa 3600 misurazioni su tutto il territorio regionale del 1990, con punti di prelievo ai piani terra o interrati degli edifici (quindi con metodologia diversa da quella della campagna nazionale). Il valore della media aritmetica è stato di 124 [Bq/m3].
Mappe radon della Lombardia. La mappa seguente è elaborata partendo dai valori rilevati durante questa campagna, più quelli pregressi. In essa si evidenziano in grigio scuro i Comuni nei quali più del 10% degli edifici ha riportato una concentrazione media annuale indoor di radon maggiore di 200 [Bq/m3], cioè 616 Comuni corrispondenti al 40% del totale. In nero invece i Comuni che hanno riportato una concentrazione maggiore di 400 [Bq/m3], cioè 119 Comuni corrispondenti all’8% del totale.

Mappe radon della Lombardia. Campagna nazionale e locale. Mappa delle concentrazioni di radon divisa per Comuni.

Mappe radon della Lombardia. Campagne di misura radon . Nella figura (a) sono indicati tutti i Comuni oggetto dell’indagine divisi in gruppi di inquinamento radon. Nella figura(b) quelli dove il 10% degli edifici hanno superato i 400 [Bq/m3]. Nella figura (c) quelli dove il 10% degli edifici hanno superato 200 [Bq/m3].

Nella figura (a) sono indicati tutti i Comuni oggetto dell’indagine, nella figura(b) quelli dove il 10% degli edifici hanno superato i 400 [Bq/m3], nella figura (c) quelli dove il 10% degli edifici hanno superato 200 [Bq/m3].

Mappe radon della Lombardia. La mappa regionale rappresenta con i colori i singoli Comuni, con differente probabilità di superamento del livello di concentrazione media del radon a piano terra di 200 [Bq/m3]

Infine l’immagine precedente fornisce l’elenco dei singoli Comuni, con le stime di probabilità di superamento del livello di concentrazione media del radon a piano terra di 200 [Bq/m3]. La legenda dei quattro colori è:

Verde  0 – 1 %

Giallo  1 – 10 %

Marrone  10 – 20 %

Rosso  > 20 %

Infine nel seguente documento si possono esaminare i risultati, Comune per Comune, delle misurazioni fatte nella campagna 2003-5:

Radon Lombardia ALLEGATI CAMPAGNA MISURE 2003-5 risultati x Comune

 

I Comuni lombardi che, recependo le indicazioni regionali, risultano aver inserito nei Regolamenti edilizi comunali (REC) le prescrizioni tecniche ex Decreto DDGS 12678/2011 per la prevenzione dall’esposizione al gas radon in ambienti confinati, al 31 dicembre 2020, sono 372, corrispondenti al 24,7% del totale (372 / 1506).
La provincia che risulta più virtuosa sia in termini relativi che assoluti è quella di Bergamo, mentre è in provincia di Sondrio, Pavia, Mantova e Lodi che si registrano le percentuali più basse di adozione delle linee guida regionali nei Regolamenti edilizi comunali.

 

Finalmente a seguito del D.Lgs. 101/2020 e del suo decreto di modifica D.Lgs. 203/2022 le Regioni hanno iniziato a deliberare e pubblicare l’elenco delle aree prioritarie e le conseguenti decisioni operative a livello locale.

Dopo il Piemonte e la Sardegna anche la Regione Lombardia, con la Delibera DGR 26 giugno 2023, n. XII/508 (pubblicata il 28 giugno 2023 sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia n. 26), ha comunicato una prima individuazione delle proprie aree prioritarie (vedi la norma nella pagina dedicata alle leggi). L’allegato 1 della DGR,  contiene la relazione dell’ARPA Lombardia intitolata “Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia“, e l’allegato 2 che elenca i primi Comuni inclusi nelle aree prioritarie.

In particolare, è richiesto che, entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco ufficiale nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, gli esercenti effettuino la misurazione della concentrazione media annua di attività di Radon nell’aria dei locali semi-interrati o al piano terra.

I 90 Comuni lombardi selezionati (circa 200 000 persone), su un totale di 1504, sono evidenziati nella seguente mappa tratta dal sito di ARPA Lombardia

 

Di seguito riportiamo l’elenco dei 90 Comuni (dal sito di Sigmaelle srl), organizzato per province.

https://www.sigmaelle.it/wp/wp-content/uploads/2023/07/elenco-dei-comuni.pdf

 

Nel sito di ARPA Lombardia si legge:

“Nel rispetto di quanto richiesto dal D.Lgs. 101/2020 si è provveduto ad una prima identificazione dei comuni in cui le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più elevate, secondo i criteri stabiliti dal decreto stesso (sono identificati in area prioritaria i comuni in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15%, dove la percentuale degli edifici è determinata con indagini o misure di radon effettuate o riferite o normalizzate al piano terra). In questi comuni i datori di lavoro che eserciscono la propria attività in ambienti al piano seminterrato o al piano terra saranno tenuti ad effettuare misure della concentrazione media annua di radon (entro 18 mesi dalla pubblicazione delle aree nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica) e ad applicare azioni di risanamento nei casi in cui i valori risulteranno > 300 Bq/m3.

Lo scopo del decreto 101, ripreso anche dalla Legge Regionale 3/2022, è quello di sensibilizzare la popolazione rispetto ad un rischio ubiquitario e sinora poco percepito e di informare sui modi con cui si può gestire e ridurre. Le aree individuate come “prioritarie” non sono le uniche in cui il problema esiste bensì quelle in cui si è ritenuto di dare una priorità agli interventi di sensibilizzazione, che devono essere estesi a tutta la regione. Poiché non esiste un valore soglia al di sotto del quale il rischio è nullo, ci si aspetta in realtà che il numero di casi di tumore al polmone attribuibile al radon sarà maggiore nelle aree più densamente abitate che sono ubicate nella fascia di pianura, anche se in queste zone le concentrazioni di radon indoor sono mediamente più basse.

Sarà cura della Regione, in collaborazione con le ATS ed ARPA, promuovere azioni di informazione e sensibilizzazione per la comunicazione efficace e corretta su tutto il territorio regionale del rischio radon.”

 

Nella Delibera DGR 26 giugno 2023, n. XII/508 si legge (tra l’altro):

“Considerato che a norma dell’art. 11 comma 3 del Decreto 101 , ovvero in assenza del Piano Nazionale d’azione per il radon, la D.G. Welfare e ARPA Lombardia hanno avviato uno studio al fine di addivenire alla individuazione delle aree prioritarie in Lombardia sulla base dei dati e delle informazioni ad oggi disponibili, i cui esiti sono contenuti nella relazione di ARPA Lombardia «Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia» (Allegato 1) condivisa con la DG Welfare in data 29 aprile 2023;
Preso atto che nello studio descritto nella suddetta relazione si evidenzia che:
• la base dati disponibile per la prima individuazione delle aree prioritarie è costituita dai dati raccolti nel corso di due campagne regionali distinte effettuate da ARPA Lombardia negli anni 2003-2004 e 2009-2010, attraverso le quali complessivamente sono state effettuate 3933 misurazioni della concentrazione media annuale di radon indoor distribuite in 551 comuni, pari al 37% dei comuni lombardi;
• tutte le misurazioni hanno avuto durata annuale e sono state effettuate in ambienti al piano terra, presso luoghi di lavoro, scuole o edifici residenziali;
• le analisi sono state effettuate da ARPA Lombardia presso il Laboratorio di radioattività ambientale della sede di Bergamo (ora U.O. Centro Regionale Radioprotezione);
• le campagne sono state progettate suddividendo il territorio in maglie, in funzione delle caratteristiche geologiche e morfologiche dominanti nelle diverse aree della regione;
• la prima identificazione delle aree prioritarie è basata su analisi statistica dei dati disponibili, che garantiscono una buona copertura del territorio regionale con una densità di informazione maggiore nelle aree in cui la variabilità attesa delle concentrazioni di radon indoor è maggiore in conseguenza della variabilità dal punto di vista geologico e geomorfologico dell’area montana e pedemontana;
• l’unità di campionamento è stata modificata passando dalla maglia, utilizzata nella fase di pianificazione e realizzazione delle campagne di misura, al Comune individuato come l’unità di campionamento più utile ai fini della declinazione operativa degli adempimenti di legge contenuti nel Decreto 101 sopra richiamato;
Preso atto che sulla base di quanto sopra riportato:
• è stato definito un primo elenco di 90 Comuni ricadenti in area prioritaria (allegato 2);
detto elenco sarà aggiornato periodicamente, sulla base dei nuovi dati che saranno resi disponibili e comunque a valle della pubblicazione del Piano nazionale d’azione per il radon e delle indicazioni e dei criteri tecnici emanati in attuazione del medesimo;
Ritenuto che la relazione di ARPA Lombardia «Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia» (Allegato 1) condivisa con la DG Welfare in data 29 aprile 2023, nella quale è riportato l’elenco dei Comuni (90) ricadenti in area prioritaria, costituisce strumento adeguato a dare attuazione ed efficacia mirata alle previsioni di cui agli articoli 17 e e comma 1-bis e 19 del Decreto 101;
……….
Richiamata comunque la necessità di programmare nuove campagne di misurazioni a cura di ARPA Lombardia, d’intesa con la DG Welfare ed in collaborazione con le ATS, nei Comuni che si trovano nelle aree potenzialmente a maggior rischio e non ancora sufficientemente indagate per integrare la base dati disponibile ed aggiornare l’individuazione delle aree prioritarie in Lombardia mediante l’analisi di ulteriori dati di concentrazione di radon indoor;
Ritenuto che la «Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia» è strumento per l’avvio da parte dei Dipartimenti di Prevenzione e Igiene Sanitaria delle ATS dell’Azione «CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE SU AMBIENTE, CLIMA E SALUTE»

……….

DELIBERA

1. nelle more dell’approvazione del Piano Nazionale d’Azione per il Radon, ai sensi dell’articolo 11, comma 3, del Decreto 101 del 2020 e dell’articolo 66 septiesdecies, comma 4) della legge regionale 33/2022,
• di approvare la relazione di ARPA Lombardia «Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia», allegato 1 parte integrante del presente provvedimento, condivisa con la DG Welfare in data 29 aprile 2023;
• di individuare il primo elenco, allegato 2 parte integrante del presente provvedimento, di Comuni (90) ricadenti in area prioritaria, ossia le aree nelle quali la stima della percentuale di edifici situati al piano terra che superano i 300 Bq m-3, in termini di concentrazione media annua di attività di radon, è superiore al 15%;
2. di avviare tramite i Dipartimenti di Prevenzione e Igiene Sanitaria delle ATS l’Azione «CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE SU AMBIENTE, CLIMA E SALUTE» del Programma Predefinito PP09 del Piano regionale di prevenzione (PRP) 2020-2025, approvato con d.g.r. 2395/2022, nonché all’art. 66 quaterdecies della l.r 3 del 3 marzo 2022 e all’art. 19 comma 1 del Decreto 101;
3. di prevedere la programmazione di nuove campagne di misurazioni a cura di ARPA Lombardia, d’intesa con la DG Welfare ed in collaborazione con le ATS, nei Comuni che si trovano nelle aree potenzialmente a maggior rischio e non ancora sufficientemente indagate per integrare la base dati disponibile ed aggiornare l’individuazione delle aree prioritarie in Lombardia mediante l’analisi di ulteriori dati di concentrazione di radon indoor;
4. di disporre la pubblicazione:
• dell’elenco dei Comuni ricadenti in area prioritaria sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, aggiornando i contenuti di tale elenco ogni volta che il risultato di nuove indagini o una modifica dei criteri lo renda necessario, a norma dell’articolo 11 comma 3 del Decreto 101;
• del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della Regione Lombardia www.regione.lombardia.it;
5. di dare atto che l’individuazione delle aree così come contenuto nell’Allegato sarà oggetto di revisione a seguito di nuove ulteriori indagini o di modifica dei criteri, con conseguente necessità di provvedere anche alla loro ripubblicazione secondo quanto previsto al punto 4;
6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, senza oneri riflessi.

Revisionato agosto 2023