Sei misure nel tempo della concentrazione del radon in ripostiglio inquinato, bonifica e risultati. Descrizione e diagnosi
Introduzione
Misurazione in un ripostiglio a piano terra di 5 metri quadrati, in un’abitazione di due piani fuori terra.
Nel locale è parzialmente assente il pavimento e pertanto il ripostiglio è in diretto contatto con il massetto di cemento che copre il terreno. Non vi è nessuna apertura verso l’esterno. Sotto l’edificio non esiste infine alcuna intercapedine areata tipo vespaio o altro tipo di isolamento. Il locale presenta un forte inquinamento.
L’abitazione è collocata nella bassa Valtellina in zona morenica sul lago di Como di fronte alle Alpi Orobie.
Per la misura è stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD P30 della Genitron Instruments.
Misura n. 31 – primavera
La misurazione è eseguita, durante la prima primavera (fine marzo 2012), per cinque giorni con il ripostiglio chiuso. L’impianto di riscaldamento non ha terminali nel locale in oggetto.
Durante la misura la pressione atmosferica non ha avuto variazioni che abbiano influito sul grafico del radon.
Il valore medio di radon riscontrato è di 815 [Bq/m3] con un massimo di 1904 [Bq/m3], minimo di 67 [Bq/m3].
Da notare l’andamento oscillante del radon che segue il ciclo giorno/notte. Questo conferma una correlazione diretta tra l’ambiente indoor del locale ed il terreno sottostante.
L’origine del radon va ricondotta certamente al contatto diretto con il terreno, senza elementi intermedi di isolamento.
Misura n. 38 – estate
La misurazione è eseguita, durante la tarda primavera (fine maggio 2012), per circa quattro giorni con il ripostiglio chiuso. L’impianto di riscaldamento è spento e comunque non ha terminali nel locale in oggetto.
Il valore medio di radon riscontrato è di 978 [Bq/m3] con un massimo di 2112 [Bq/m3], minimo di 98 [Bq/m3]. Si confermano pertanto i valori della precedente misura.
Si rileva forte l’oscillazione notte-giorno e l’influenza dell’aumento della pressione atmosferica.
Misura n. 48 – inverno
E’ effettuata la misurazione di un transitorio il 27-28 nov 2016, per 25 ore, dopo la chiusura del ripostiglio e l’accensione dello strumento . L’impianto di riscaldamento è acceso , ma non ha terminali nel locale in oggetto.
Durante la misura la pressione atmosferica non ha avuto notevoli variazioni di rilievo. La temperatura esterna varia tra 4 e 9 [°C]; il tempo è sereno e senza vento.
Il valore medio di radon riscontrato è di 1684 [Bq/m3] (valore influenzato dalle prime ore di transitorio a partire da circa 300 [Bq/m3]), con un massimo di 2240 [Bq/m3].
Si nota come il transitorio prima di raggiungere l’equilibrio, all’interno del locale (e quindi nello strumento), tra flusso di entrata del radon e suo decadimento + plate-out + ventilazione (scarsa) è di circa 10 ore.
Misura n. 66 – 2° primavera
La misurazione è eseguita, durante la primavera (20-30 apr 2017), per dieci giorni con il ripostiglio chiuso. L’impianto di riscaldamento è spento e comunque non ha terminali nel locale in oggetto.
Durante la misura la pressione atmosferica ha avuto notevoli variazioni (vedi grafici).
Il valore medio di radon riscontrato è di 1457 [Bq/m3] con un massimo di 3568 [Bq/m3].
Da notare l’andamento oscillante del radon che segue il ciclo giorno/notte. Si rileva la presenza di uno sbuffo di radon il giorno 28 in concomitanza con un minimo di pressione.
Malgrado il fatto che il locale non sia mai utilizzato con continuità, ma solo come deposito, e malgrado che altre misurazioni nei locali adiacenti non abbiano individuato trasferimenti del gas in essi, è consigliabile intervenire per eliminare il fenomeno, dati i valori notevoli di inquinamento riscontrati.
L’intervento consigliato (non rilevante dato l’inutilizzo del locale) consisterà nel ripristino della pavimentazione mancante e nell’apertura di una presa d’aria diretta verso l’esterno per eliminare l’eventuale depressurizzazione del locale. Verranno eseguite poi misurazioni dopo l’intervento di mitigazione.
Misura n. 70 – estate dopo bonifica
La misurazione è effettuata dopo la creazione di un’apertura verso l’esterno di circa 12,5 cm di diametro, a livello del pavimento, sulla parete ovest di 30 [cm] circa di spessore, Tale apertura rimane sempre aperta e crea quindi un impedimento alla formazione della solita differenza barica interno-esterno, sicura causa dell’entrata del radon dal sottosuolo. Tale differenza barica, in estate, dovrebbe essere comunque molto minore che nella stagione invernale.
La misurazione è eseguita, nell’agosto del 2017, per poco più di dieci giorni con il ripostiglio chiuso. Durante il periodo sono state accidentalmente fatte alcune aperture della porta, per breve tempo, i giorni 16, 17 e 18 che non sono però rilevabili sui grafici delle grandezze misurate. Ciò è in analogia con altre misurazioni dove si sono sperimentate, senza ripercussioni sul livello del radon, brevi ventilazioni di locali mentre si aveva la presenza permanente di piccole aperture (spifferi) degli infissi esterni (vedi misure n. 15 e 18).
I giorni 16, 18 e 19 si sono avuti forti temporali che risultano rilevabili nel grafico della pressione atmosferica. Quest’ultima peraltro, durante la misura, ha avuto continue variazioni, quasi giornaliere, anche se non rilevanti (vedi grafico).
La temperatura e l’umidità relativa sono costanti interno ai loro valori medi senza presentare oscillazioni giornaliere o risentimenti delle variazioni del tempo atmosferico.
Misura n. 70 – estate dopo bonifica – conclusioni
Il valore medio di radon riscontrato è di 89 [Bq/m3] con un massimo di 186 [Bq/m3] e un minimo di 35,5 [Bq/m3].
Da notare l’andamento oscillante del radon che segue il ciclo giorno/notte, ma con sfasamento opposto a quello solito, che è invece ben visibile nelle precedenti misurazioni.
I valori riscontrati sono quindi ben più bassi, di più di un ordine di grandezza, di quelli delle misurazioni passate (effettuate sia in inverno che in primavera) precedenti all’azione di mitigazione. La presenza della apertura sul muro ha reso il livello del radon anche poco sensibile alle aperture accidentali della porta e alle variazioni del tempo atmosferico. Non è pertanto necessario continuare l’azione di mitigazione con altre opere (ad esempio con un isolamento a livello del pavimento parzialmente mancante). Certamente sarà però opportuno ripetere la misura nella stagione invernale.
Misura n. 79 – inverno dopo bonifica
La misurazione è effettuata dopo la precedente, estiva, per verificare gli effetti della mitigazione effettuata con una misurazione invernale.
La misurazione è eseguita, nel dicembre del 2017, per poco circa otto giorni con il ripostiglio chiuso. Durante il periodo è stata accidentalmente fatta una apertura della porta il giorno 7 dicembre che non è però rilevabile sui grafici delle grandezze misurate.
Durante il periodo di misura il tempo si è sempre conservato piuttosto freddo ed è alla fine nevicato. La pressione atmosferica ha avuto un sensibile crollo i giorni 7 e 8 con conseguente innalzamento del grafico del radon. Inoltre quest’ultimo, durante la misura, ha avuto quasi sempre il classico innalzamento notturno.
La temperatura e l’umidità relativa sono costanti interno ai loro valori medi a parte gli ultimi due giorni.
Misura n. 79 – inverno dopo bonifica – conclusioni
Il valore medio di radon riscontrato è di 187 [Bq/m3] con un massimo di 354 [Bq/m3] e un minimo di 103 [Bq/m3] (intorno al doppio dei valori estivi).
I valori riscontrati si confermano quindi ben più bassi di quelli delle misurazioni precedenti all’azione di mitigazione, ma ovviamente più alti di quelli estivi. La presenza della apertura sul muro conferma anche il livello del radon poco sensibile alle aperture accidentali della porta e alle variazioni del tempo atmosferico.