Rilevazione n. 45 – Cantina interrata in villetta pendici Alpi Orobie – Necessaria mitigazione

Rilevazione radon in cantina interrata in villetta alle pendici Alpi Orobie – Il valore medio di radon riscontrato è di 340 [Bq/m3] e pertanto risulta necessaria una mitigazione

 

Grafico della concentrazione radon in cantina interrata abbastanza inquinata. Sono presenti anche i grafici delle grandezze ambientali.

 

Descrizione e diagnosi

Misurazione radon in cantina interrata. La cantina è di circa 15 metri quadrati nel sottosuolo di un’abitazione di due piani fuori terra, la cui costruzione deve essere ancora completata in alcune parti. Il piano terra è parzialmente interrato, la cantina lo è completamente.
Nel locale è attualmente assente il pavimento e pertanto esso è in diretto contatto con il materiale di risulta che copre il terreno. La cantina ha una porta che la conduce al piano terra tramite alcuni gradini. Il locale ha su un angolo alto del soffitto una piccola apertura verso l’esterno. Sotto l’edificio esiste un’intercapedine ampia, tipo vespaio, naturalmente areata che sottosta a quasi tutta l’area dell’edificio.
L’abitazione è collocata nella bassa Valtellina in zona morenica sul lago di Como di fronte alle Alpi Orobie.

La misurazione del radon è eseguita, in autunno, per 25 ore, con la porta del locale sempre chiusa. L’impianto di riscaldamento è acceso ma non ha terminali nel locale in oggetto dove la temperatura è di circa 13 [°C].
Altre misurazioni sono effettuate ai piani superiori.
Durante la misura la pressione atmosferica ha piccole variazioni (vedi i grafici).

E’ stato utilizzato uno strumento in continuo a camera di ionizzazione modello AlphaGUARD P30 della Genitron Instruments.
Il valore medio di radon riscontrato è di 340 [Bq/m3] con un massimo di 804 [Bq/m3].

 

Conclusioni

Teniamo conto del fatto che il locale non è attualmente utilizzato, e che altre misurazioni nei locali soprastanti non hanno individuato rilevanti trasferimenti del gas in essi (pur tuttavia con radon su livelli superiori a 200 [Bq/m3]). Malgrado ciò è consigliabile intervenire per mitigare il fenomeno. Infatti esiste il rischio che il radon dalla cantina salga, tramite la scala che porta direttamente al piano terra, ai piani superiori.
Da notare nel grafico l’andamento oscillante del radon che segue, in senso inverso, la linea della pressione atmosferica. Questo è normale e conferma una correlazione diretta tra l’ambiente indoor del locale e quello del terreno circostante.

L’origine del radon in cantina interrata va ricondotta certamente al contatto diretto con il terreno sottostante e probabilmente anche con quello adiacente alle pareti laterali.
I valori di radon riscontrati, peraltro, non sono neppure particolarmente alti, tenendo conto della collocazione della cantina, addirittura senza pavimento. Probabilmente la presenza del vespaio areato (non però sotto la cantina) ha mitigato l’inquinamento.

L’intervento consigliato consiste:

  • nella posa nella cantina della pavimentazione ancora non realizzata,
  • nella realizzazione di una porta a tenuta con il pt,
  • nell’apertura di due ulteriori prese d’aria diretta verso l’esterno, in posizioni analoghe alla attuale ma diametralmente opposte, per creare un lavaggio naturale dell’aria indoor del locale e per eliminarne l’eventuale depressurizzazione.

Verranno eseguite ulteriori misurazioni dopo l’intervento di mitigazione. In caso di necessità si potrà valutare l’ulteriore creazione di un pozzetto, sotto il pavimento della cantina, ove creare un punto di estrazione forzata dell’aria dal sottosuolo.